Opera Padre Guido

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Primo Piano

È Natale

È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l'altro.
È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società.
È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
(Madre Teresa di Calcutta)

ANNUNCIO BREVE

Da mercoledì 23 dicembre 2020 la Mensa del Povero di Padre Guido effettuerà il servizio per il pranzo da tavolo e da asporto all'interno della nuova tensostruttura collocata nell'area antistante l'ex istituto Benincasa (già sede del Servizio di Accoglienza "Un Tetto per Tutti"), lungo la strada statale Flaminia, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria.

Laboratorio Santa Elisabetta

Laboratorio Santa Elisabetta
Laboratorio Santa Elisabetta
Laboratorio Santa Elisabetta
Laboratorio Santa Elisabetta
Laboratorio Santa Elisabetta
Laboratorio Santa Elisabetta
Laboratorio Santa Elisabetta

Il 12 novembre 1936 P. Guido Costantini fece ingresso nella Parrocchia anconitana di Capodimonte.Ad un solo anno dalla sua entrata, nel 1937, aprì il LABORATORIO SANTA ELISABETTA,un nome che era un programma trattandosi d'una figura che, oltre ad essere la patrona del TOF(Terz'Ordine Francescano), è passata alla storia come la "santa dei poveri".


Il "Laboratorio di S. Elisabetta” si configurò  come il "Laboratorio dei vestiti usati" (un 20.000 capi all'anno): il vestiariopietosamente raccolto veniva rimesso a nuovo e distribuito ai poveri.


P. Guido Costantini, per far conoscere alla Cittadinanzal'apertura del Laboratorio, inviò a tutte le signore di Ancona una lettera circolare,in cui tra l'altro è detto: "Iniziative del genere già esistono nella nostra gentileAncona come altrove, ma il nostro LABORATORIO Francescano ha una finalità più vasta,una caratteristica propria e vuol rendere la carità estesa, e permanente in manierada recare conforti efficaci e durevoli per tutti i casi specialmente per quelli,spesso tanto pietosi,  che per particolari contingenze non sono contemplati danessun'altra forma di assistenza sociale o da altro istituto cittadino.
Il Laboratorio di S. Elisabetta in un primo tempo si limiterà a distribuireai poveri soltanto indumenti, ma spera poi di passare al pane, minestra, medicine,letti, igiene, ecc. (P. Guido si riferisce qui a quella che sarà la futura "Mensadel Povero", aperta il 5 febbraio 1938).A tal fine conta moltissimo sul cuore gentile delle Signore della città alle qualinon sfuggirà certamente l'opportunità e la evangelica ed umana bellezza dell'iniziativa.Il LABORATORIO si è voluto porlo sotto la celeste protezione di SANTA ELISABETTA,la dolce principessa Francescana, che tanta tenerezza ebbe per tutte le umane sventuree prodigò una carità veramente regale per i poveri."
(Ancona, 14 Maggio 1937)

OGGI,  l'attività del gruppo continua nei locali della Mensa.Essendo profondamente mutate le condizioni sociali, anche le modalità di lavorodelle volontarie sono cambiate, pur mantenendo lo scopo principale, che è quellodi sostenere i poveri.
Un gruppo di signore esegue a mano lavori di ricamo, cucito ed uncinetto.I pregevoli manufatti vengono poi messi in vendita ed il ricavato è interamente devoluto ai Poveri.

Le volontarie invitano a condividere le loroesperienze con chiunque volesse rafforzare l'attività del gruppo.

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