Come ogni giorno, anche il 25 dicembre
sopratutto il giorno del Santo Natale, con il sostegno indispensabile dei nostri volontari della Associazione Amici di Padre Guido, siamo stati vicino agli ultimi. Nei giorni delle famiglie riunite, nel giorno in cui più forte urla la solitudine noi ci siamo, con semplicità, con concretezza, con umiltà. Ricolmi della gioia che procura l’essere a servizio degli emarginati, di coloro che non hanno, ancora, pace su questa Terra.
E facciamo nostre, anche in questo giorno, anche in questi giorni particolari le parole del Santo Padre pronunciate durante l’Omelia nella Santa Messa della Notte di Natale:
“In questa notte di amore un unico timore ci assalga: ferire l’amore di Dio, ferirlo disprezzando i poveri con la nostra indifferenza. Sono i prediletti di Gesù, che ci accoglieranno un giorno in Cielo. Una poetessa ha scritto: «Chi non ha trovato il Cielo quaggiù lo mancherà lassù» (E. Dickinson, Poems, P96-17). Non perdiamo di vista il Cielo, prendiamoci cura di Gesù adesso, accarezzandolo nei bisognosi, perché in loro si è identificato”.
Abbiamo preparato il cibo del Pranzo di Natale per tutti coloro che si sono recati alla tensostruttura dove hanno potuto mangiare seduti e al riparo, abbiamo preparato il cibo da asporto per coloro che hanno preferito mangiare in un luogo scelto da loro. Il perdurare della pandemia non ci permette di accoglierli nella nostra casa della Carità e per questo a loro abbiamo regalato un sorriso in più.
Grazie a tutti i volontari, grazie alle persone che sono passate per lasciarci qualcosa da aggiungere al pranzo, grazie a chi ci è sempre, con costanza, accanto.